La storia
Un’azienda incarica un’agenzia investigativa di controllare un proprio dipendente – anche attraverso l’ausilio di strumenti elettronici – per verificare la correttezza del suo operato lavorativo. Nel corso dell’indagine emerge che il lavoratore attesta falsamente l’orario degli interventi programmati fuori sede; si dedica – durante l’orario di lavoro – ad attività personali percependo comunque, e quindi indebitamente, la relativa retribuzione; utilizza abitualmente il mezzo aziendale per scopi del tutto personali. Il lavoratore viene quindi licenziato, e la congruità del provvedimento viene confermata sia dal Tribunale che dalla Corte di Appello.
La Corte territoriale ha ritenuto legittimi i controlli difensivi volti ad accertare il compimento di atti illeciti del lavoratore…
Un’azienda incarica un’agenzia investigativa di controllare un proprio dipendente – anche attraverso l’ausilio di strumenti elettronici – per verificare la correttezza del suo operato lavorativo. Nel corso dell’indagine emerge che il lavoratore attesta falsamente l’orario degli interventi programmati fuori sede; si dedica – durante l’orario di lavoro – ad attività personali percependo comunque, e quindi indebitamente, la relativa retribuzione; utilizza abitualmente il mezzo aziendale per scopi del tutto personali. Il lavoratore viene quindi licenziato, e la congruità del provvedimento viene confermata sia dal Tribunale che dalla Corte di Appello.
La Corte territoriale ha ritenuto legittimi i controlli difensivi volti ad accertare il compimento di atti illeciti del lavoratore…
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