In riferimento a un ricorso avverso provvedimento di sequestro preventivo avente ad oggetto crediti di imposta, di cui all’art. 119 del d.l. n. 34 del 2020, sia in funzione impeditiva che in funzione della confisca diretta del profitto del reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche, di cui all’art. 316-ter c.p., la Cassazione ha ribadito l’orientamento di legittimità che, anche in riferimento alle misure cautelari reali, richiede l’applicazione dei principi di proporzionalità, adeguatezza e gradualità, dettati dall’art. 275 c.p.p. per le misure cautelari personali.
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