La sottrazione dei codici personali del correntista attraverso tecniche fraudolente è una eventualità che rientra nel rischio d’impresa, con la conseguenza che la banca per liberarsi della propria responsabilità deve dimostrare la sopravvenienza di eventi che si collochino al di là dello sforzo diligente richiesto al debitore, dovendo quindi provare di avere adottato soluzioni idonee a prevenire o ridurre l’uso fraudolento dei sistemi elettronici di pagamento. Questo è quanto stabilito dalla Cassazione civile per mezzo della sentenza n. 3780/2024.
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