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La figura dell’Influencer nel panorama normativo attuale e venturo

L’attività svolta dall’Influencer ha già assunto e continua ad assumere non solo i connotati di una vera e propria attività imprenditoriale, sovente svolta da profani del business tradizionalmente inteso e maestri inconsapevoli della comunicazione, se non altro, commerciale, ma anche, spostando l’attenzione sui destinatari di tale attività, le sembianze di una forma di intrattenimento con importanti risvolti sociali. L’Influencer, come suggerisce il termine anglosassone, pubblicando contenuti online trasmette informazioni di vario genere a una pluralità di soggetti che vengono per l’appunto, più o meno coscientemente, influenzati dalle parole, dalle azioni e/o dall’aspetto di tale soggetto. L’influencer marketing, è quella forma di pubblicità, riconducibile al più ampio novero del digital advertising, volta a far accreditare un prodotto o un servizio sul web e veicolata da parte di celebrities, influencers o utenti che hanno un seguito online grazie ai propri followers. È sulla base di questi presupposti che l’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (“IAP”) ha varato, nel 2016, un Regolamento (c.d. “Digital Chart”) che illustra agli operatori quali sono gli accorgimenti da adottare per il rispetto del principio di trasparenza e riconoscibilità della comunicazione, al fine di evitare forme di pubblicità occulta. Sulla base degli stessi presupposti che l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) prospetta ora un’estensione della normativa vigente in materia di media audiovisivi alla figura dell’Influencer. Questo contributo intende contestualizzare l’intervento dell’AGCOM e soffermarsi sia sulla portata precettiva che sui profili applicativi di un’estensione della citata normativa a tutti coloro che diffondono al pubblico contenuti audiovisivi tramite piattaforme online.


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