Il rifiuto manifestato dalla moglie, che ha aderito a un credo religioso diverso da quello del marito, di occuparsi delle faccende domestiche, potrebbe integrare elementi di “disaffezione” che rendendo intollerabile la vita coniugale possono essere valutabili per l’addebito della separazione, che dovrà essere valutata in sede di rinvio. Lo stabilisce la Cassazione civile, sez. I, ordinanza 10 luglio 2023, n. 19502.
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