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Il decreto-legge “omnibus” n. 51/2023 e gli Istituti previdenziali

Gli ultimi decreti-legge in materia di lavoro ed altro, in particolare il maxi-decreto n. 48 del 4 maggio 2023 e il D.L. n. 51 del 10 maggio 2023 (in G.U. n. 108 del 10 maggio 2023), ripropongono vecchi quesiti e dubbi sull’abuso dei decreti-legge e sui decreti e leggi “omnibus” e cioè con materia varie senza nesso fra loro, che potrebbero essere incomprensibili in fatto per gli stessi parlamentari che li approvano. In particolare, il D.L. n. 51/2023 pone un nuovo dubbio sull’uso del decreto-legge per la gestione del personale, disponendo di fatto recessi ante tempus: sono dubbi infondati, perché la legge può tutto, ma possono restare le critiche. Il D.L. n. 51/2023, oltre varie proroghe, in particolare sulla rottamazione previdenziale/fiscale, resterà noto soprattutto per le cessazioni anticipate degli organi di Inps, Inail e Fondazioni lirico-sinfoniche.


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