Il nuovo codice degli appalti con il D.Lgs. 31 marzo 2023, n. 36 prevede l’integrale digitalizzazione del ciclo di vita degli appalti pubblici e fissa, con l’art. 19, commi 1, 6 e 7, i principi e i diritti digitali di neutralità tecnologica, protezione dei dati personali e di sicurezza informatica, tracciabilità e trasparenza, accessibilità ai dati e alle informazioni, conoscibilità dei processi decisionali automatizzati, accessibilità delle piattaforme di e-procurement, e utilizzo, ove possibile, di procedure automatizzate nella valutazione delle offerte. L’art. 30 disciplina, per la prima volta in termini generali, l’utilizzo di procedure automatizzate nell’ambito dei contratti, dettando i principi che debbono informare l’adozione di decisioni assunte mediante algoritmi, ovverosia i casi in cui anche l’esito provvedimentale finale è assunto in via digitale. I procedimenti automatizzati devono rispettare i principi di conoscibilità e comprensibilità dell’algoritmo e più in generale della logica utilizzata, di non esclusività della decisione algoritmica e, infine, di non discriminazione algoritmica.
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