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Indennità per abuso applicabile anche alle collaborazioni coordinate e continuative fittizie

Qualora il dipendente, nel contestare la qualificazione autonoma del rapporto, alleghi anche l’abusiva reiterazione dei termini apposti ai contratti, deve operare l’agevolazione probatoria che le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 5072 del 2016, hanno ritenuto necessaria per conformare l’ordinamento interno al diritto dell’Unione. È onere del datore di lavoro provare di aver garantito e messo a disposizione dei lavoratori, nella gestione del rapporto di collaborazione coordinata e continuativa di cui è stata accertata l’illegittimità, tempi di riposo in modo adeguato e compatibile per qualità e quantità con le previsioni del CCNL che viene a costituire parametro di riferimento in presenza dell’accertamento di un rapporto di lavoro subordinato. È quanto si legge nella sentenza della Cassazione del 7 luglio 2022, n. 21614.


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