Con l’ordinanza dello scorso 13 maggio, il Giudice per le Indagini Preliminari di Milano, Dott. Roberto Crepaldi, in qualità di giudice dell’esecuzione, ha accolto l’incidente di esecuzione presentato nell’interesse di un detenuto, condannato per una serie di delitti contro la pubblica amministrazione, dichiarando inefficace l’ordine di esecuzione eseguito, e disponendo così l’immediata liberazione e l’accesso alle misure alternative da libero, secondo le regole dei liberi sospesi di cui al comma 5 dell’art. 656 c.p.p. Trattasi sicuramente di un’ordinanza innovativa, che estende il principio elaborato dalla Cassazione in relazione al diverso delitto di cui all’art. 609-bis, comma 3 c.p.alla disciplina della c.d. Spazzacorrotti in fase esecutiva, ma che, tuttavia, lascia in sospeso delle forti perplessità in relazione alla tenuta uniforme della disciplina.
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